CRIPTA GÜELL

Tutte le info per visitare la prima Sagrada di Gaudí all’interno della Colonia Güell

Visitare Cripta Güell, la piccola Sagrada Familia

DELLE 13 OPERE DI ANTONI GAUDÍ PRESENTI A BARCELLONA QUESTA È LA PRIMA FUORI CITTÀ E DAI TRADIZIONALI TOUR MA AL CENTRO DEL PERCORSO ARTISTICO DELL’ARCHITETTO. LA CHIESA DEL BORGO CHIAMATO COLONIA GÜELL È UNA CHIARA ANTICIPAZIONE DEGLI STUDI PER LA SAGRADA FAMILIA. 
Se stai visitando Barcellona seguendo le tracce di Antoni Gaudí non puoi perderti questo monumento. Dedica la tua mattinata venendo fino a Colonia Güell per visitare un borgo pieno di storia, arte e architettura e visitare la Cripta costruita per il conte Eusebi Güell.

 

Come arrivare?

Carrer Claudi Güell, 6 SANTA COLOMA DE CERVELLÓ
METRO L1 ROSSA fermata PLAÇA D’ESPANYA + treno RENFE S3 / S4 / S8 / S9 fermata COLONIA GÜELL

Come arrivare in autonomia?

Se hai prenotato un’auto o uno scooter (non quelli a noleggio urbano di Barcellona tipo Yego o Cooltra) il tragitto dura circa 30 minuti.
Segui il percorso su GOOGLE MAPS con il link qui sotto. 
Il biglietto d’ingresso per la Cripta Güell comprende audioguida in italiano e ingresso nel Centre de Interpretación (un magnifico museo sulla storia di Colonia Güell) e la pianta del pueblo per scoprire le piccole meraviglie moderniste.
ORARI DI VISITA

Dal LUNEDÌ al VENERDÌ dalle ore 10:00 alle 17:00.
SABATO, DOMENICA e FESTIVI dalle 10:00 alle 15:00.

RIDOTTO per studenti e +65 anni (obbligatorio mostrare documento all’ingresso) 
GRATUITO minori di 10 anni.

AUDIOGUIDA in Catalano, coreano, francese, giapponese, inglese, italiano, russo, spagnolo, tedesco

CHIUSO 1 e 6 gennaio / 25 e 26 dicembre.

RIMBORSI E CANCELLAZIONI

Hai cambiato programma e la prenotazione non ti serve più?
Nessun problema. È possibile se in fase di prenotazione hai selezionato ANNULLAMENTO GRATUITO (entro 24 ore dal giorno prenotato).

Dedica una giornata della tua vacanza per scoprire Gaudí fuori Barcellona

Arrivare a Colonia Güell vuol dire scoprire e conoscere un Antoni Gaudí completo. Non solo per le grandi opere presenti a Barcellona. A 18 chilometri da Barcellona, non molto distante dall’Aeroporto El Prat c’è un borgo che porta il nome del più importante mecenate di Gaudí. Si chiama Colonia Güell e al suo interno visiterai un’altra opera incompiuta di Antoni Gaudí: Cripta Güell.

“Alcuni luoghi sono un enigma, altri ci mostrano nuove verità” e se vuoi programmare la tua scoperta di Cripta Güell ti invito a vedere un emozionante video realizzato per la regia di Nicola D’Alessio in collaborazione con ALS Advenced Leisure Service | Colonia Güell.

La storia di Colonia Güell

La Colonia fu fondata nel 1890 su iniziativa dell’imprenditore Eusebi Güell e costruita nella sua proprietà di Can Soler de la Torre a Santa Coloma de Cervelló. 
Qui volle impiantare la sua industria tessile creando un contesto urbano a favore di chi fuggiva dai conflitti sociali della città. Un vero e proprio centro urbano con un suo carattere sociale ed economico.

Eusebi Güell, mecenate a 360°, si adoperò per migliorare le condizioni sociali dei lavoratori dando spessore artistico alle nuove costruzioni con un evidente carattere modernista e commissionando opere a diversi architetti di spicco come Francesc Berenguer e Joan Rubió, e in particolare all’amico Antoni Gaudí per la costruzione di una chiesa. 

Il centro culturale, il teatro, la cooperativa d’acquisto sociale, la scuola e la casa per il maestro, gli edifici come Ca l’Ordal e Ca l’Espinal  sono opere che ci proiettano in una dimensione lontana dalla Barcellona dell’Eixample.
Nella Colonia ogni elemento aveva la sua funzione civile e commerciale sotto l’algida di un modello di società ispirata al cristianesimo sociale dell’epoca tanto ché quando scoppiò la guerra civile nel 1936 la fabbrica avanzò in forma autogestita.
Anni dopo la famiglia Güell recuperò la proprietà ma nel 1945 la vendette a un’altra famiglia di industriali. La fabbrica tessile chiuse definitivamente nel 1973 a causa della del settore ma Colonia Güell ha continuato a perseverare negli anni con quell’atmosfera di villaggio pacifico e tutt’ora ci regala una passeggiata tra case e villette rievocando lo sforzo e l’abilità degli uomini e delle donne che l’hanno vissuto. 

Cripta Güell, una chiesa per gli operai

Eusebi Güell fondando la Colonia ritenne fondamentale offrire agli operai uno spazio per il culto religioso. All’interno della fattoria Can Soler de la Torre, la residenza estiva della famiglia Güell vi era già una cappella. Tuttavia risultò piccola per tutti gli operai e le famiglie. Così l’industriale commissionò una nuova chiesa al suo architetto di fiducia, Antoni Gaudí.
Negli ultimi vent’anni l’amicizia tra il mecenate e l’architetto ha permesso la realizzazione di opere significative come Finca Güell e Palau Güell.
Fu così che Antoni Gaudí scelse una piccola collina dominante la Colonia. In questo modo la chiesa divenne uno dei tre vertici di un triangolo dell’intero territorio (gli altri due sono la fabbrica e la scuola).
All’interno di questa massonica figura geometrica sono presenti oltre a 150 case e strutture sociali realizzate dagli architetti Francesc Berenguer e Joan Rubió, già collaboratori di Antoni Gaudí.

Dopo alcuni anni di studio il 4 ottobre 1908 Gaudí iniziò a costruire la chiesa. Tuttavia l’ambizioso progetto che prevedeva la chiesa a due navate, una inferiore e una superiore culminata da diverse torri e ciborio, rimase incompiuta. Ci rimane solo la navata inferiore che venne consacrata e comunemente chiamata Cripta.

La prima opera incompiuta di Gaudí

Nell’ottobre 1914 Antoni Gaudí abbandona il progetto della chiesa prevista per Colonia Güell. Tutt’ora i motivi sono oscuri ma possiamo concludere che il periodo dei conflitti nel mondo operaio e il crescente anticlericalismo siano state le ragioni per la quale la famiglia Güell non abbia più voluto finanziare l’opera. 
L’architetto di fatto si ritira a Barcellona all’interno del cantiere della Sagrada Familia e le torri progettate per la chiesa della Colonia, che avrebbero dovuto essere alte circa 40 metri, le ritroveremo nel monumento simbolo di Barcellona. Un progetto nel quale applicherà gran parte degli studi architettonici introdotti nella Cripta consacrata dal vescovo di Barcellona nel 1915.

Gaudí e il progetto delle Torri

Per realizzare il progetto delle torri previste per la chiesa di Colonia Güell, con un’altezza di circa 40 metri, Gaudí inventò il primo Autocad 3d della storia… Un modello aerostatico, una versione virtuale.
Su di una tavola di legno l’architetto disegnò la pianta del tempio. Nei punti corrispondenti le colonne o l’incrocio delle pareti egli appese delle corde e successivamente appese dei sacchi di pallini proporzionati al peso reale, generando curve e archi.
Definita la struttura veniva ricoperta di carta fine per ottenere il volume delle volte e la visione delle pareti per poi realizzare fotografie sulle quali l’architetto avrebbe disegnato gli schizzi del progetto finale. 

Entriamo nella Cripta Güell

L’attuale ingresso alla Cripta Güell è di recente costruzione e attraverso la nuova pavimentazione veniamo condotti direttamente al portico e al portale della navata inferiore.
Negli anni ’60 si percorreva la rampa a destra di questo ingresso che portava il visitatore direttamente alla terrazza che ci mostra la pianta della chiesa incompiuta. Di lì, si scendeva alla Cripta.
Oggi questa scala è stata coperta non solo per ragioni tecniche e strutturali ma per sottolineare il fatto del lavoro non portato a termine… e pensare che Gaudí considerava la Cripta di secondaria importanza rispetto all’intero progetto.
Attraversando il portico ora si raggiunge la nuova scalinata che percorre il perimetro destro della Cripta permettendoci di arrivare alla parte superiore. 
Le mura perimetrali non solo sostengono il peso della chiesa senza l’uso di contrafforti, ma formano un’onda alternata concava e convessa che permette la corretta distribuzione del peso superiore. Un effetto che viene intervallato solo dalla presenza delle finestre.
Arrivati in cima alle scale, in quella che ora è una terrazza, stiamo entrando nella navata superiore. Da qui ora è possibile osservare – seppur coperte -, le scale originali che degradano sul piazzane inferiore.
La cosa che incuriosisce più di tutto sono gli stipiti e l’architrave in pietra bianca di Garraf eretti prima dell’inaugurazione del tempio.
Ancora ci si chiede se sono stati messi da Antoni Gaudí come gesto di auto-affermazione una volta che comunicarono che la navata superiore non sarebbe mai stata finanziata oppure vennero posti come semplice omaggio ornamentale dopo l’abbandono da parte dell’architetto.
Tra il 1916 e 1917 la terrazza fu coperta da Joaquin Tres con un lastricato di pietra catalana e solo nel 1999 vennero attuati i primi lavori di miglioramento della copertura con la definitiva impermeabilizzazione oltre a lavori di miglioramento del deflusso delle acque piovane grazie a canalizzazioni su tutto il perimetro circostante. 
La particolarità della pavimentazione è nella collocazione di dischi di marmo più scuri i quali ci mostrano dove Gaudí avrebbe posto le colonne per la navata superiore.
Trovo molto emozionante questo monumento. Da un lato poter vedere la prima applicazione dell’arco catenario in una struttura così imponente. Dall’altro poter camminare immaginando cosa sarebbe potuto essere questa chiesa.
Ma in realtà lo sappiamo bene… Antoni Gaudí ha sviluppato tutto questo, in maniera più maestoso, nella Sagrada Familia.

Il campanile della Cripta Güell

Prima di scendere le scale per visitare la navata inferiore ti invito a osservare il campanile della chiesa. Delle quattro torri laterali solo questa è stata costruita e fu probabilmente progettata dallo stesso Antoni Gaudí, deduzione proveniente dal fatto che la sua unica campana è stata benedetta più di un anno prima che l’architetto lasciasse il cantiere. 
Inoltre è possibile pensare che fosse un campanile provvisorio vista la qualità del materiale utilizzato, potendolo smantellare e costruire nuovamente una volta completato il progetto.

Delle previste cinque grandi campane ne è stata realizzata solo una che affiancata da una minore fu benedetta nell’agosto del 1913 e battezzata con il nome di Pia, in omaggio al Papa Pio X, in carica durante la consacrazione del tempio. Purtroppo durante la guerra civile scomparvero, probabilmente fuse e riutilizzate per scopi militari. 

Le similitudini con la Sagrada Familia

Più che scontato il paragone del porticato della Cripta Güell con la facciata della Passione della Sagrada Familia, realizzata 70 anni dopo. In Cripta Güell abbiamo numerosi elementi strutturali, architettonici e artistici che hanno trovato ampliamento e visibilità nell’ultima opera incompiuta di Antoni Gaudí.
I pilastri sono collegati tra loro con archi di mattoni dando alla colonna centrale l’aspetto di una palma. Qui sono presenti le lettere iniziali di Colonia Güell realizzate con un semplice mosaico. I soffitti e la facciata del portico sono anch’essi realizzati in mosaico policromo riportante il monogramma di Cristo, oltre all’anagramma di Gesù, Maria e Giuseppe, entrambi disegnati da Antoni Gaudí e realizzati dal maestro Antoni Morral. Centinaia di vetri disegnano differenti figure geometriche all’interno delle quali sono presenti numerose simbologie religiose.

Anche il portone fu disegnato da Gaudí, seppur realizzato postumo all’abbandono dell’architetto. É rivestito con punte a spillo in acciaio ricordando la aggressioni anticlericali durante la Semana Tragica (1909), ancora vive nella memoria della popolazione.

Durante la guerra civile spagnola (1936-1939) Colonia Güell entrò in una sorta di autogestione. La chiesa divenne un deposito di frutta e fu installata una cucina militare. Ovviamente fu collocata anche la cappa di aspirazione con un condotto tramite un’apertura nelle volte del porticato. A memoria di questo curioso fatto sono evidenti i segni di fuliggine presenti intorno all’apertura.

La navata inferiore di Cripta Güell

Entrati in Cripta Güell si percepisce subito la prospettiva interna e la suddivisione di zone. La navata centrale di forma semi circolare e la parte posteriore all’altare che accoglie il coro e il presbitero.

L’insolito dinamismo dello spazio centrale è dato dalla distribuzione delle colonne, nella loro inclinazione e nei ripetuti archi del tetto. Una distribuzione dello spazio che agevola il passaggio dei fedeli potendo contemplare l’altare da qualsiasi punto ci si sieda.

Probabilmente Antoni Gaudí aveva in progetto di rivestire i muri e le colonne, ipotesi proveniente da alcuni angoli realizzati con parziali rivestimenti effettuati prima dell’abbandono del cantiere.
A sinistra illuminata dalla bianca luce delle vetrata mai realizzata abbiamo la Cappella del Santo Cristo in perfetto contrasto con tutta la scenografica ambientazione circostante. Sul lato opposto invece troviamo un altro incavo con una scala a chiocciola che però non porta da nessuna parte. Se il cantiere avesse proseguito sarebbe stata di collegamento con la parte superiore solo che ora vi troviamo la torre campanaria. 

Nonostante Gaudí prese coscienza di non poter completare la chiesa, poco prima di abbandonare il cantiere disegnò alcuni elementi d’arredo come le panche, che differentemente da quelle esposte in Casa Batlló, qui hanno la base in ferro battuto. 
Un’altra similitudine con la Sagrada Familia è nelle due enormi acquasantiere a forma di conchiglia marina e sorrette da un intreccio di ferro battuto.

La sagrestia e il passaggio segreto

Nello spazio inferiore al piano del Coro, alle spalle del presbitero, corre un passaggio tecnicamente studiato per evitare l’umidità. Assomiglia molto ai moderni teatri italiani utilizzati per migliorare l’acustica della Cripta già testata dalla famosa soprano barcellonese Montserrat Caballé nel 1994.

In ogni modo sul lato opposto della sagrestia c’è una piccola stanza, l’unico ambiente dove Antoni Gaudí ha completato i rivestimenti dei muri. Era il guardaroba dei ragazzi che aiutavano a servir messa e per questo motivo è chiamata la stanza dei chierichetti. Accedevano alla Cripta direttamente dalla scala verso il coro oppure dal passaggio sotterraneo alla sagrestia e di qui al presbitero.

Parlando del Coro mi viene in mente un’altra curiosità riguardante questa volta il primo organo installato nella Cripta. Proveniva dal Gran Teatre del Liceu di Barcellona e fu portato qui proprio dalla famiglia Güell nel 1915.

Le innovative finestre di Cripta Güell

Terminiamo la visita osservando con attenzione le finestre. Non sono le classiche vetrate delle chiese. Descrivono delle croci multicolore e Gaudí nel progettarle si preoccupò di inserirle in montanti basculanti in modo da consentire l’areazione. Possono essere aperte tramite una catenella che tirata attiva nelle finestre più piccole il cerchio centrale facendolo ruotare, mentre nelle finestre più grandi apre i petali tra le braccia della croce stessa.

Per me è stata una emozione incredibile poter visitare la Cripta Güell di Antoni Gaudí: qui il tempo si è veramente fermato e proprio in questa chiesa incompiuta possiamo scoprire il più misterioso tesoro dell’architetto di Dio.

 

Visita i principali monumenti di Barcellona
e vivi le migliori esperienze enogastronomiche...

Foto personali by SARA BOLOGNINI @sarabolognini_photo
Web Master ANDREA MAGRI | andreamagri.net

QUATTRO MODI PER ESSERE CON TE

Viaggiare con DESTINO BARCELLONA
per vivere la vacanza nel migliore dei modi.

FOTO FOTER BARCELLONA GUIDA

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito.
Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.
Accetta la Privacy Policy.