PALAU GÜELL

Tutte le info per scoprire
il Modernismo di Gaudí in piena Rambla

Visitare Palau Güell

UNA PASSEGGIATA LUNGO LA RAMBLA E D’UN TRATTO HAI VOGLIA DI MODERNISMO? TI ACCONTENTO SUBITO GRAZIE AL PREZIOSO PALAZZO DI ANTONI GAUDÍ PER IL SIGNOR EUSEBI GÜELL.
Palau Güell nasce proprio per il desiderio dell’industriale Eusebi Güell di avere una residenza in pieno centro di Barcellona. In una stretta stradina perpendicolare alla Rambla ecco emergere due archi catenari e una moltitudine di simbologie. 

Come arrivare?

Carrer Nou de la Rambla, 3
METRO L3 VERDE fermata LICEU 
BUS 59, V19
BARCELONA BUS TURISTIC linea Rossa e Blu da Plaça Catalunya
A PIEDI a 10 minuti da Plaça Catalunya.

Come si prenota?

Per prenotare la visita al Palau Güell è necessario presentarsi presso la biglietteria in loco oppure tramite il comodo link per vedere le date disponibili.
ORARI DI VISITA

Dal MARTEDÌ alla DOMENICA dalle ore 10:00 alle 19:00.

CHIUSO il lunedì.

SCONTATO per universitari con tessera di accredito e +65 anni, ragazzi 10-17 anni.
GRATUITO fino a 9 anni.

RIMBORSI E CANCELLAZIONI

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Nessun problema. È possibile se in fase di prenotazione hai selezionato ANNULLAMENTO GRATUITO (entro 24 ore dal giorno prenotato).

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Chi era il conte Eusebi Güell

La grande fortuna che ha permesso l’architetto Antoni Gaudí di potersi fare conoscere al mondo è principalmente animata dall’amicizia che aveva stretto con uno dei più importanti industriali e mecenati della Catalunya, oltre a essere attivista politico, scienziato e scrittore.
Eusebi Güell è un ricco imprenditore di una influente famiglia borghese di Barcellona. Suo padre aveva accumulato fortuna a Cuba e al suo ritorno promosse diverse industrie come la fabbrica El Vapor Vell e alla esclusiva produzione di un cotone spagnolo chiamato pana, o cotelé, un velluto a coste in cotone molto resistente.
Eusebi è un uomo di grande cultura. Scrittore, pittore, linguista e pure esperto in chimica e biologia. Possiede grandi aziende come la Compañia de los Caminos de Hieroo del Norte de España, la compagnia delle ferrovie spagnole che ora conosciamo con il nome di RENFE, l’attuale Rete Nazionale delle Ferrovie Spagnole. Ricoprì la carica di deputato provinciale e fu nominato da re Alfonso XIII conte e senatore del regno.

Il Palazzo Güell
e la fase orientalista di Antoni Gaudí

Tra il 1886 e 1890 prende forma Palazzo Güell (in catalano Palau Güell) e nel curriculum di Antoni Gaudí si inserisce la fase orientalista sottolineata nell’arte ispanica dalle commistioni arabe chiamate Mudéjar e Nazarí, già sperimentate nella sua prima casa privata, Casa Vicens.
Una storia che sentiremo spesso raccontare è quella dei contrasti e dei pareri negativi che l’amministrazione comunale esprimeva nei confronti dei progetti di Gaudí. Se nell’Eixample i problemi principali riguardavano l’altezza e la esagerata difformità dalle circostanti palazzine, qui in piena Rambla, il progetto non rispettava l’articolo 25 il quale stabiliva che le gallerie delle facciate dovevano essere fatte in ferro e vetro, rispetto a quelle di pietra progettate dall’architetto.
Probabile che per i numerosi contatti che il conte Güell aveva in municipio, questa contestazione fu archiviata e finalmente, il 27 luglio 1886 iniziarono i lavori di demolizione del civico 3 e 5 di Carrer Nou de la Rambla.

L'inaugurazione di Palau Güell durante l'Expo Internazionale del 1888

Nel 1888 in coincidenza con l’Esposizione Internazionale di Barcellona il palazzo fu inaugurato nonostante gli interni non fossero del tutto terminati.  Proprio durante questa imperdibile vetrina mondiale Eusebi Güell poté far visitare la sua lussuosa casa a personaggi come la regina Maria Cristina d’Asburgo, il re Umberto I d’Italia e il presidente degli Stati Uniti d’America, Grover Cleveland.
Proprio durante questa imperdibile vetrina mondiale Eusebi Güell poté far visitare la sua lussuosa casa a personaggi come la regina Maria Cristina d’Asburgo, il re Umbero I d’Italia e il presidente degli Stati Uniti d’America, Grove Cleveland. 
L’industriale visse in questo palazzo fino al 1906 quando si trasferì definitivamente presso Casa Larrard in Park Güell. Palau Güell passò in eredità alla vedova Isabel López Bru e successivamente alle sue figlie. 
Durante la guerra civile il palazzo fu utilizzato come stazione di polizia e solo nel 1944 arrivò nelle mani del consiglio provinciale di Barcellona, la Diputació de Barcelona grazie ad un curioso evento.

Un milionario americano offrì alle figlie una cifra spropositata per acquistare e successivamente trasferire nel suo paese, pietra dopo pietra l’intero edificio. L’orgoglio catalano della Diputació propose all’ultima figlia, Mercè Güell, una pensione vitalizia. L’erede rispose con la condizione che l’edificio non fosse mai modificato e inserito in un progetto a scopo culturale. Dopo l’acquisto da parte del Consiglio il palazzo subì diversi restauri tra i quali l’impianto elettrico, il recupero della facciata, della terrazza e di altre carenze strutturali. 

Nel 1969 Palau Güell venne dichiarato Monumento Storico e Artistico Nazionale e dal 1984 fa parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO all’interno del sito “Opere di Antoni Gaudí”.
In questo splendido e imperdibile palazzo i mobili che possiamo ammirare furono acquistati dal Consiglio e successivamente restaurati, recuperandoli dai vari discendenti della famiglia Güell.

La magia di Antoni Gaudí in Palau Güell

L’edificio è interamente visitabile: si parte dalle antiche stalle nel seminterrato, del piano terra che un tempo ospitava l’accesso anche ai mezzi di locomozione e di un piano nobile per la vita diurna della famiglia Güell. Al secondo piano troviamo le camere da letto e i servizi mentre al terzo piano le cucine, la lavanderia e in ultima la terrazza per un totale di 2.850 metri quadrati.
Lo stile orientale, completato da forme arabe e d’ispirazione bizantina e mudéjar, è evidente tanto all’esterno quanto all’interno con soffitti a cassettoni in legno e ferro e dettagli di illuminazione e ventilazione di incredibile fattura.

La facciata di Palau Güell

La pietra calcarea di Garraf, nei pressi di Sitges, dove Güell aveva la fattoria Bodegas Güell, è la protagonista della facciata del Palazzo.
La difficoltà di poter osservare una facciata così monumentale in una strada così poco ampia viene risolta nel piano terra singolare e mai visto in tutta Barcellona.
Due archi catenari imponenti con un grandioso stemma centrale. Al secondo piano una tribuna formata da 21 finestre con altezze che si alternano simmetricamente mentre il secondo e terzo piano si differenziano per la grandezza delle aperture a giorno. 
Conclude il tutto una balaustra merlata e i primi quattro comignoli decorati in trencadis, ognuno con un motivo differente. 
I due ingressi sono splendidamente decorati con lavorazioni in ferro battuto che nel loro tripudio di curve e modellature mettono in risalto le due lettere E e G, Eusebi Güell, mentre tra le porte troviamo un maestoso reticolo sempre in ferro forgiato con lo scudo della Catalunya sormontato da un casco e una fenice.
È un ingresso dalle dimensioni impressionanti e questo era motivato dal fatto che gli ospiti dell’industriale potessero accedervi sui loro cavalli o carrozze. Una volta al coperto mentre le persone di servizio accoglievano gli ospiti conducendoli all’incantevole scalone d’ingresso, i cavalli e le carrozze potevano raggiungere le scuderie allestite nel seminterrato attraverso una ingegnosa rampa elicoidale ideata da Gaudí.

Palau Güell, inaspettato splendore

Puoi visitare solo facciata e sognare la bellezza di questa magnificenza negli anni di passaggio al 1900. Ma entrare in Palau Güell ti regalerà un inaspettata meraviglia. Io stesso non mi aspettavo di rimanere così incantato nonostante le numerose foto e libri in merito. 
L’interno dell’edificio è stato progettato per unire vita pubblica e privata, interessi politici e familiari in un unico contesto. Studio, sale di ritrovo, un imponente salone da pranzo sono l’espressione della conoscenza di Eusebi Güell.
Le vetrate raccontano le gesta della letteratura mondiale, nel salone con la cupola ritroviamo arte, musica e riferimenti politici…
Il percorso inizia proprio come quello degli ospiti del conte Güell, attraverso lo scalone principale. Una volta arrivati al mezzanino lo studio dell’industriale, una biblioteca e le stanze dell’amministrazione e degli archivi; a sinistra una sala padronale e una per potersi dedicare un po’ di riposo.
Da questo piano si raggiunge la grande sala che successivamente ci conduce al primo piano. La parte centrale di circa 80 metri quadrati ha un’altezza pari a 3 piani. É il nucleo dell’intero edificio dove Antoni Gaudí ha realizzato una cupola con profilo parabolico e interamente rivestita di lastre esagonali in alabastro rosso e perforata da piccoli oculi i quali permettono il passaggio della luce sotto forma di raggi.

Su entrambi i lati di questa grande sala troviamo una cappella oratorio, decorata con dipinti dei dodici apostoli e una importante immagine dell’Immacolata Concezione, un organo a due tastiere manuali con la console progettata dallo stesso Gaudí.

Durante la guerra civile le canne di questo organo furono utilizzate per la produzione di differenti armi da guerra: quello che vediamo durante la nostra visita è una ricostruzione del 2012. 
1386 tubi che in determinati eventi speciali permettono di vivere una esperienza uditiva unica. 
Al secondo piano troviamo le camere da letto e i bagni privati mentre nella sala centrale spicca un ciclo pittorico legato a Santa Elisabetta d’Ungheria, un omaggio alla moglie di Güell.
In ultimo, al terzo piano, le stanze di servizio quali cucina e lavanderie e una scala per accedere alla terrazza.
Molti pezzi ornamentali di Palau Güell erano già stati utilizzati in una precedente casa di Güell, il Palacio Fonollar, in Carrer de Portaferrissa. La sconfitta in una disputa con gli inquilini portò Eusebi Güell a portarsi via non solo i mobili ma pure rivestimenti, pavimenti, vetrate, ceramiche, camini, lampade e altri elementi decorativi che trovarono giusta e definitiva collocazione nel Palau Güell. 
Anche le piastrelle del bagno di Palacio Fonollar sono state riutilizzate: le troviamo nel rivestimento dei caminetti sulla terrazza.

La terraza di Palau Güell, incanto a cielo aperto

La parte più famosa di Palau Güell sui social e nelle guide turistiche, dopo i maestosi archi catenari al piano terra della sua facciata, è sicuramente la terrazza. 480 metri quadrati con 20 camini, quattro lunette a forma di conchiglia e lucernari per l’illuminazione in verticale interna dell’edificio, come per esempio per la cupola centrale. 
In questo palazzo lo sviluppo dei camini sono ovviamente la parte più interessante perché da queste realizzazioni derivano i futuri lavori di Antoni Gaudí che troveremo in modo ancor più spettacolare in Casa Batlló e Casa Milà – La Pedrera.
Il restauro del 1994 ha portato a nuova vita i disegni originali danneggiati dalla guerra civile.
Sembra un carnevale di colori dove vetro, marmo o porcellana, con vari disegni e trame, esaltano le forme a tronco di cono o di piramide. In alcuni troviamo effetti sferici, romboidali, triangolari o a spirale. 
Seppur la tecnica del trencadis provenga dal riuso delle ceramiche dismesse, in questo caso Gaudí si rivolse allo stabilimento Pujol i Bausis di Esplugas de Llobregat, uno dei più prestigiosi produttori del momento
Solo un piccolo riferimento alla contemporaneità: il simbolo dei XXV Giochi Olimpici del 1992 di Barcellona con il suo animale domestico, il piccolo Cobi aggiunto come omaggio durante i restauri di quegli anni.
Si trova sul camino numero 9, nella parte sud della terrazza.
Si distacca da tutta questa scenografia multicolore la torre conica in pietra naturale di circa 16 metri che è la parte superiore della cupola della sala centrale. È sormontata da una punta in ferro luminescente con una rosa dei venti e una croce greca. 

Dopo tutta questa ampia anteprima hai voglia di sbalordire i tuoi occhi visitando Palau Güell la prossima volta che sarai a Barcellona?

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Foto personali by SARA BOLOGNINI @sarabolognini_photo
Web Master ANDREA MAGRI | andreamagri.net

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