PARK GÜELL
Un sogno tra natura e immaginazione
Tutte le info per visitare il parco di Antoni Gaudí
Visitare Park Güell
ENTRARE IN PARK GÜELL VUOL DIRE VIVERE UNA ESPERIENZA DI NATURA E FANTASIA, ARTE E ARCHITETTURA. È UN ENORME PARCO E NELLA PARTE CENTRALE TI INCANTERÀ LA ZONA MONUMENTALE.
Park Güell nasce dall’unione di intenti tra il mecenate Eusebi Güell e Antoni Gaudí volendo realizzare una nuova zona di residenze per la borghesia barcellonese, lontana dalla confusione della città ma dotata di tutti i servizi.
Se non fosse che…
Come arrivare?
Carrer d’Olot, 29
METRO L3 VERDE fermata LESSEPS + 15′ a piedi, oppure
METRO L4 GIALLA fermata ALFONS X + navetta Bus Güell.
BUS 24 da Plaça Catalunya / Passeig de Gràcia con fermata EL CARMEL.
BUS V19 da Barceloneta / Arc Triomf con fermata EL CARMEL.
BUS 40 da Plaça d’Espanya con fermata TRAVESSERA DE DALT.
BARCELONA BUS TURISTIC linea Blu.
Come si prenota?
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Dal LUNEDÌ alla DOMENICA dalle ore 9:00 alle 20:30 ultimo ingresso ore 19:30.
NIGHT EXPERIENCE dalle 20:30 alle 23:00.
AUDIOGUIDA italiano, catalano, spagnolo, francese, inglese, tedesco, cinese, giapponese, coreano, russo e portoghese.
DURATA circa 1 ora.
GRATUITO fino a 6 anni.
RIDOTTO 7 – 12 anni / studenti / magg. 65 anni / disabili.
CHIUSO 25 dicembre.
Hai cambiato programma e la prenotazione non ti serve più?
Nessun problema. È possibile se in fase di prenotazione hai selezionato ANNULLAMENTO GRATUITO (entro 24 ore dal giorno prenotato).
Quale tipo di visita scegliere?
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Queste sono le opzioni più vantaggiose se vuoi arricchire la tua vacanza con altre visite spettacolari:
La mappa per visitare Park Güell

ZONE DI INGRESSO:
Per accedere alla parte monumentale vi suggerisco le due entrate laterali a ciascuna delle estremità di Carrer d’Olot e in modo particolare dall’ingresso A.
Se raggiungerete il Parco in taxi o in autobus vi sarà più comoda l’entrata B in Carrettera del Carmel.
Attenzione: una volta usciti dalla zona monumentale non è più possibile rientrarvi nuovamente.
Eusebi Güell, il conte di Barcellona
L’uomo d’affari Eusebi Güell ha già avuto il piacere di poter realizzare alcune sue proprietà attraverso i progetti dell’architetto Antoni Gaudí. Le scuderie Finca Güell, il Palau Güell nei pressi della centralissima Rambla e la Colonia Güell e la sua Cripta, appena fuori città.

Siamo all’inizio del 1900 e Antoni Gaudí ha già nel proprio portfolio Casa Vicens, ha da poco inaugurato Casa Calvet e Torre Bellsguard. Inoltre dal 1883 è a capo del cantiere per il Tempio Espiatorio della Sagrada Familia. La profonda amicizia che lo lega all’industriale Güell è fortificata dall’estrema libertà che questi gli concede: Gaudí è la massima espressione del nazionalismo catalano. Inoltre è geniale e innovativo.
Eusebi Güell è un ricco imprenditore di una influente famiglia borghese di Barcellona. È un uomo di grande cultura. Scrittore, pittore, linguista e pure esperto in chimica e biologia. Possiede grandi aziende come la Compañia de los Caminos de Hieroo del Norte de España, la compagnia delle ferrovie spagnole che ora conosciamo con il nome di RENFE, l’attuale Rete Nazionale delle Ferrovie Spagnole. Ricoprì la carica di deputato provinciale e fu nominato da re Alfonso XIII conte e senatore del regno.
Park Güell, la nascita di una fiaba
Park Güell nel progetto a quattro mani tra il mecenate e l’architetto viene concepito come un insieme di bellezza naturale dove la borghesia catalana può vivere in case con tutti i progressi tecnologici dell’epoca, con grandi finiture e di qualità artistica superiore e circondati da una ambientazione realistica intrisa di un forte simbolismo politico e religioso.

Ma i commenti e le critiche all’intero progetto viaggiano su più binari poiché la complessa iconografia gaudiana spazia dalla rivendicazione politica all’esaltazione religiosa, passando per riferimenti mitologici, storici e filosofici. Alcuni ci leggono in continuazione simboli massonici travisando le numerose iconografie che si sviluppano in tutto il Parco.
Park Güell, un disastro commerciale senza eguali
L’unione dei terreni di due aziende agricole acquistate da Güell tra il 1899 e il 1902 delinea l’ampia area che avrebbe dovuto ospitare il progetto urbanistico che con molta probabilità trae ispirazione dal Parc Samà costruito nel 1882 a Cambrils dall’architetto Josep Fontsere.
Cambrils non è molto distante da Reus, città natale di Antoni Gaudí
L’antica fattoria del XVII situata nei terreni acquistati venne riadattata a nuova residenza del conte Güell. É Casa Larrard, oggi sede di una scuola elementare proprio a ridosso della zona monumentale. Da qui il mecenate poteva assistere alla trasformazione del suo immenso terreno di oltre 17 ettari: un progetto di città-giardino all’inglese per la nuova borghesia barcellonese.

La lottizzazione progettata da Antoni Gaudí prevedeva 60 aree di forma triangolare di circa 1.600 m2 disposte in modo da beneficiare tutte quante di una buona vista sulla città, con scuole, cappella religiosa, mercato e ovviamente di un ampio parco.
In realtà il progetto di Park Güell fu un vero e proprio fallimento commerciale: nessuno si interessò all’acquisto preferendo i fastosi edifici dell’Eixample rispetto a un’area ancora del tutto rurale e lontana dal centro di Barcellona
Vennero venduti solo due lotti: uno di questi è l’attuale Casa Museo di Gaudí, dove l’architetto insieme all’anziano padre e la nipote, visse tra il 1906 fino al trasferimento definitivo presso la Sagrada Familia.
Casa Museo Gaudí
Nel 1906 la casa “modello” che avrebbe dovuto pubblicizzare il nuovo quartiere della borghesia barcellonese non aveva ancora ricevuto visite. Tuttavia i lavori per le zone comuni proseguirono fino al 1914.

Alcuni storici individuarono nello sciopero generale del 1902 le ragioni del fallimento del progetto, evento che sottolineò le distanze tra la borghesia e proletariato e che fu precursore dell’instabilità politica culminata nella Semana Tragica del 1909.
Per altri invece manifestava in modo troppo evidente il sentimento catalano nel periodo in cui le classi dirigenti iniziarono ad avvicinarsi al governo centrale di Madrid per garantirsi la protezione dell’esercito contro l’insurrezione operaia.
Nonostante il disastro commerciale il parco iniziò ad essere una attrazione: nel 1903 l’attuale zona monumentale era già stata edificata e attivava manifestazioni culturali, cittadini e turisti.
Nella imponente terrazza sopra la Sala Hipóstila si tenne il primo congresso della lingua catalana e negli anni successivi numerosi eventi sociali e culturali.
Fu visitata nel 1911 dall’Infanta Paz di Borbone, figlia di Isabella II di Borbone, la prima e unica regnante regina di Spagna.

Alla morte del conte Güell gli eredi decisero di vendere il parco alla Città di Barcellona che lo rese pubblico.
La prima rata di 500.000 pesetas fu pagata dal Comune a favore della società creata dagli eredi di Güell e dopo la morte di Antoni Gaudí, nel 1926 fu aperto divenendo uno dei centri nevralgici di Barcellona, sede di numerose mostre ed eventi pubblici.
Nominato nel 1969 Monumento Storico Artistico di carattere nazionale è stato dichiarato nel 1984 dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità nella sezione “Opere di Antoni Gaudí”.
Tre curiosità su Park Güell
Tra il 1987 e il 1994 fu attuato un restauro del palco e fu completata la zona della parte Nord, l’unica parte del progetto Gaudì rimasta in sospeso: qui è possibile trovare la fontana di San Salvador de Horta
Un gemello di Park Güell è un eccellente giardino progettato sempre da Gaudí: sono i giardini di Can Artigas, nella parte interna della regione catalana. Vi lavorarono molti collaboratori dell’architetto sviluppando similitudini stilistiche e strutturali al parco più famoso di Barcellona.
In Toscana, dalle parti di Capalbio, provincia di Grosseto, puoi visitare il Giardino dei Tarocchi dell’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle. Ispiratasi durante la visita al Park Güell e successivamente dal Parco dei Mostri in provincia di Viterbo, nel 1979 diede avvio al suo sogno. Il Giardino dei Tarocchi è un’apoteosi di simbologie raffigurate utilizzando la tecnica del trencadis in modo sconvolgente a tratti esagerato.

Visitare la zona monumentale di Park Güell
Quando Antoni Gaudí ricevette l’incarico questa enorme area era totalmente disboscata. La chiamavano “Muntanya Pelada” ovvero la montagna pelata e fu l’occasione per l’architetto di impiantare una nuova vegetazione variando tra le specie autoctone del Mediterraneo. Con un dislivello dai 150 ai 210 metri sul livello del mare Gaudí ebbe modo di progettare un percorso di “elevazione spirituale”.

Salendo sul Mirador dedicato a Joan Sales, un importante poeta e romanziere catalano del secolo scorso, si gode di una privilegiata e imperdibile vista su tutta Barcellona.
L'ingresso di Park Güell, tra fiaba e immaginazione
Il grande simbolismo allegorico presente all’ingresso di Park Güell è centrato nella cultura politica catalana, con evidenti riferimenti alla cultura e tradizione greco-romana. L’architetto non si è dimenticato di inserirvi concetti legati alla religione comunicati attraverso velati simboli architettonici.
L’ingresso di Park Güell è il Paradiso. Qui regna calma e benessere. Un monumentale e spettacolare accesso attraverso i due padiglioni che sembra di essere dentro una fiaba. Casette di pan di zenzero, di zucchero filato con merlature di glassa bianca.
Il cancello in ferro battuto ebbe i natali solo nel 1965 con foglie di palmeto e motivi geometrici che provengono da Casa Vicens, una delle prime opere di Antoni Gaudí. La riduzione della porzione del cortile di questa casa portò al riutilizzo della cancellata proprio in questo parco.
Per tutta la lunghezza di Carrer d’Olot, circa 210 metri, è presente un muro di cinta che segue con la sua sinuosa onda l’andamento del terreno. Qui troviamo 15 medaglioni circolari e le iscrizioni Park e Güell.
La particolarità di questo muro non è solo decorativa ma anche di protezione. Infatti il bordo superiore è a forma di calotta e composta da tasselli ceramici idrorepellenti e lisci. Così facendo è impossibile arrampicarsi per violarne il confine.
Il vero e puro stile gaudiano è interamente rappresentato nei due padiglioni. Ponendoci con le spalle alla scalinata, il padiglione a sinistra è chiamato della Loggia. Tre piani visitabili per scoprire il Centro di Interpretazione di Park Güell, una delle sedi del MUHBA, il Museo della Storia di Barcellona.

A destra invece con un’altezza di 29 metri la spettacolare torre a scacchi, che ospita un bellissimo bookshop, termina con la tradizionale croce a quattro braccia, quasi la firma di Antoni Gaudí. Venne distrutta durante la guerra civile del 1936 e successivamente ricostruita.
Le due cupole sono a a forma di fungo e interamente decorate con pezzi provenienti da tazzine di caffé. La tecnica del trencadis recuperava masserizie e Gaudí sapeva bene come ridare vita a ogni singolo pezzo.
Per la loro forma fantastica e per la decorazione possiamo suggerire che questi due padiglioni evocano la storia di Hansel e Gretel. Proprio questo scenario fu utilizzato al Teatro del Liceu nel 1901 per la rappresentazione della versione operistica del racconto dei fratelli Grimm.

La scalinata più famosa di Barcellona
La più famosa e meglio decorata scala di Barcellona è sicuramente quella di Park Güell. Costruita tra il 1900 e 1903 è divisa in due rami e le pareti che li circondano sono ellittiche e interamente decorate in ceramica con una simmetrica alternanza di placche convesse e altre concave.
Al centro della scalinata di Park Güell sono presenti tre fontane. La prima di forma trapezoidale si presenta con una composizione naturalistica: falsi tronchi, stalattiti e vegetazione il tutto rievocando le montagne catalane verso il confine francese. Se guardi bene in questa fontana Gaudí ha posto un cerchio come simbolo del Mondo e una bussola.
All’interno della mia guida romanzo IO SONO BARCELLONA non solo trovi 12 capitoli con la millenaria storia che ci ha regalato questa magnifica città ma anche 12 tour guidati che ti porteranno davanti le grandi icone monumentali ed i tantissimi particolari inediti.











La seconda fontana ha un medaglione contenente lo scudo della Catalunya e un serpente che si riferisce alla medicina. Tutto intorno furtti di eucalipto. Ma è la terza fontana quella più famosa di tutte. É chiamata fonte del drago o della Salamandra, una rappresentazione che a Barcellona incontrerai spesso nei souvenir. Raffigura la salamandra alchemica che simboleggia l’elemento del fuoco. O forse è il pitone mitologico del Tempio di Delfi. O magari il coccodrillo rappresentato nello scudo della città di Nimes, nell’Occitania francese, dove ebbe i natali il conte Güell.

Pensala come vuoi in ogni modo è la figura più emblematica di tutto il giardino e di tutta la città.
Anche io ho voluto rendere omaggio a questo simbolo con la mascotte MANDRY. Una perfetta compagna multicolore realizzata artigianalmente con la tecnica giapponese Amigurumi (“ami” lavorare a maglia / “gurumi” peluche). Un amico simpatico e coccoloso dal tratto Manga.
A sinistra della scalinata puoi vedere il collegio Reixac, l’ex casa del conte Güell, Casa Larrard, mentre a destra il cosiddetto giardino d’Austria, progettato nel 1960 e terminato grazie a una donazione di piante e fiori da parte delle autorità austriache, in occasione della mostra Viena en Barcelona del 1977 e dove troviamo anche un cedro commemorativo chiamato Raíces de hermanidad (radici di fratellanza).
La sala Hipóstila e la piazza del parco
Il punto centrale di Park Güell è l’imponente Sala Hipóstila, dal greco hypóstylos cioè “sotto le colonne”: anche se qui ce ne sono 86 la sala viene anche chiamata Sala delle cento colonne.
Sorregge la piazza superiore e la sua originaria destinazione d’uso sarebbe dovuta essere come mercato per la zona residenziale che però Gaudí non riuscì a realizzare.

Le imponenti colonne dal diametro di 1,2 metri e alte poco più di 6 metri hanno un primo rivestimento in trencadis per poi proseguire in laterizio esternamente incavato. Per entrare nella magia di questo posto ho trovato una bellissima descrizione del critico Luca Quattrocchi:
Originariamente le colonne dovevano essere 90. L’architetto ne eliminò quattro e nello spazio libero collocò i famosi 4 medaglioni del diametro di 3 metri che rappresentano le quattro stagioni, con differenti disegni del Sole; nei pannelli minori, che sono 14, nel centro delle volte e dal diametro di un solo metro, rappresentano il ciclo lunare.
Uno di questi medaglioni è lo sfondo di DESTINO BARCELLONA. Non ti resta che andare di selfie e postare sui social la tua avventura in Park Güell con gli # ufficiali
#destinobarcellona e #destinobarcellonalovers
Sopra la Sala Hipóstila la grande piazza di Barcellona, lunga 86 metri per 43 di larghezza fu conclusa nel 1913 e doveva rappresentare un teatro greco: infatti nella parte a ridosso la montagna conserva ancora la forma semi-circolare. L’intento dell’architetto di avere un vero luogo di ritrovo si realizzò nello svolgimento di numerose manifestazioni culturali e religiose.
Il bordo esterno della piazza è una sinuosa panchina interamente decorata in trencadis: è lunga 110 metri, opera dell’artista preferito da Antoni Gaudí ovvero Josep Maria Jujol. Onde concave e convesse che si susseguono con un raggio di 1,5 metri e un design ergonomico adattato al corpo umano. Qui predominano i colori blu, verde e giallo che per Gaudí simboleggiavano la Fede, la Speranza e la Carità.
Questa piazza è sterrata perché l’acqua piovana viene “assorbita”, convogliata e scaricata in un serbatoio sotterraneo attraverso un sistema di raccolta all’interno delle colonne sottostanti. Il motivo di tale ingegno? Acqua per irrigare il parco! Gaudí aveva pensato veramente a tutto, persino alla possibilità che se il serbatoio fosse stato colmo, l’acqua in eccesso venisse sputata dal drago che ci ha accolto sulla scalinata.
Passeggiare liberamente per Park Güell
La parte non monumentale di Park Güell è una splendida passeggiata dove la natura è padrona del nostro presente. I viali che attraversano il parco sono abbastanza larghi tanto che in passato permettevano il passaggio di carrozze. In alcuni tratti ci sono porticati per proteggere i passanti dal sole o dalle impreviste intemperie.
Il cammino all’interno di Park Güell in totale si sviluppa per oltre tre chilometri con un dislivello di circa 60 metri tra la parte dei padiglioni e quella superiore.
La strada principale è chiamata del Rosario per la presenza di 150 palle di pietra come i grani del rosario. Dall’ingresso di Carretera del Carmelo fino al lato opposto in Avenida del Santuario de San Jose de la Montaña queste sfere separavano il percorso pedonale da quello delle carrozze.
Un portico famoso da percorrere è quello della Lavanderia, così definito per la presenza in una colonna di una cariatide scolpita a forma di lavandaia con un cesto sulla testa. Alcuni studiosi ci vedono una famosa statua egizia conservata nel museo del Louvre di Parigi, altri una semplice figura femminile. Ma qui ogni cosa è possibile: siamo nel parco più straordinario di sempre.
Questo portico forma una sorta di chiostro romanico con colonne a forma di palma con un effetto simile a una onda marina. Colonne inclinate che sembrano le radici degli alberi soprastanti. Dal piazzale a questo porticato veniamo accolti da un cancello in ferro battuto che Salvador Dalí chiamò a forma di “fegato di manzo”. Come dicevo prima, in questo parco ognuno può esprimere la propria immaginazione.





Il calvario, l'opera più pura di Park Güell
Qui avrebbe avuto sede il piccolo santuario che Antoni Gaudí aveva pensato per questo parco. Ma il fallimento commerciale chiuse definitivamente il progetto che prevedeva una cappella a forma di fiore a sei petali. Ora saliremo sopra a una collinetta artificiale la cui sommità tre croci di pietra ci accolgono per regalarci il punto più alto del parco da dove ammirare Barcellona.
Quando il progetto del santuario non fu realizzato Gaudí pensò a una croce monumentale riccamente decorata con la lettera J, corona di spine, chiodi della crocifissione, le lettere greche Alfa e Omega (l’inizio e la fine) e le scritte Hallelujah e Amen.

Alla fine l’architetto fece costruire un semplice calvario con tre croci di pietra. Distrutte durante la guerra civile, vennero ricostruite nel 1939. Due rampe di scale ci conducono in cima e qui potrai godere della pace di questo luogo carico di misticità e mistero.
Non è semplice descrivere Park Güell perché non è un monumento o un giardino ma uno stato d’animo. Se entri qui con lo spirito di rilassarti per godere del tuo tempo avvolto da naturali bellezze e straordinarie fantasie architettoniche sei nel posto giusto.
Park Güell per me è un posto da dove iniziare per capire Barcellona. Da qui è iniziato il pensiero di creare una guida che andasse oltre la semplice descrizione di questo monumento o quell’altro.
Qui è nato DESTINO BARCELLONA, l’interminabile scoperta della città più hermosa del mundo!
Visita i principali monumenti di Barcellona
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