PLAÇA
SANT FELIP NERI
Una romantica piazza nel cuore del Barrio Gotico
e la storia di una chiesa legata ad Antoni Gaudí
Visitare Plaça Sant Felip Neri
PLAÇA SANT FELIP NERI È UNO DEGLI ANGOLI SPECIALI DI BARCELLONA.
QUI RIFUGGO DAL TRAMBUSTO DELLA GIORNATA. QUESTO LUOGO È CALMA, SUSSURRO, PACE.
Venire a Barcellona, visitare il Barrio Gotico e non addentrarsi in una delle sue stradine alla ricerca di questa piazza è un vero peccato.
Ti racconto perché mi sono innamorato di questo luogo…
Come arrivare?
Plaça Sant Felip Neri, S/N
METRO L1 ROSSA / L3 VERDE fermata CATALUNYA
METRO L1 VERDE fermata LICEU
METRO L4 GIALLA fermata JAUME
BARCELONA BUS TURISTIC linea Rossa
A PIEDI a 5 minuti dalla Cattedrale
Perché visitare Plaça Sant Felip Neri
È una piazza umile. Così mi piace descriverla. Perché in questo modo non avrete aspettative.

Il suo silenzio è “assordante”.
Questa frase fu esternata da un mio turista. Dapprima, percorrendo la stradina che ci conduce al suo interno, tutto allegro e scherzoso. Un attimo dopo attonito e senza parole…
Il silenzio di Plaça Sant Felip Neri è lo specchio dell’anima di Barcellona che qui fu ferita a morte.
Era il 30 gennaio 1938 e l’aviazione italiana, guidata dal partito fascista che sosteneva il governo franchista durante la Guerra Civile, lanciò numerose bombe sulla popolazione civile di Barcellona.
Una cadde in questo luogo, provocando 42 morti, la maggior parte dei quali bambini che si erano rifugiati nel seminterrato della chiesa.

La testimonianza dell’esplosione sono quei ripetuti buchi che troviamo sulla facciata della Chiesa di Sant Felip Neri.
La curiosità della fontana di Plaça Sant Felip Neri.
Pochi sanno che la fontana ottagonale di Plaça Sant Felip Neri era originariamente coronata da una statua del santo che fu rubata l’anno successivo l’inaugurazione del 1963.
Fu sostituita da un’altra statua di bronzo, ma anch’essa venne rubata.
Da allora il pilastro della fontana non ha più avuto ornamenti.
Plaça Sant Felip Neri e la sua colonna sonora.
Per vivere in modo romantico e magico la scenografia di questa piazza possiamo ricorrere a una colonna sonora e in particolare all’ascolto degli Evanescence che qui hanno registrato il video della loro canzone My immortal.
Era il lontano 2000 quando gli Evanescence pubblicarono questo prezioso brano, quasi estraneo al loro genere musicale. La gothic rockband statunitense ci incanta con una bellissima ballata romantica introdotta da un pianoforte solitario.
Avete riconosciuto alcuni scorci di Plaça Sant Felip Neri?
Provate a venire qui la sera, avvolti dalla magica atmosfera notturna del Barrio Gotico e sedetevi per terra,… ma sì! fatelo!
Appoggiate le spalle al muro trafitto e ascoltate la melodica voce di Amy Lee riempire le ferite e le cicatrici… sarà una notte IMMORTALE.
La chiesa di Sant Felip Neri e il legame con Antoni Gaudi.
L’oasi di tranquillità di Plaça Sant Felip Neri ci regala un curioso collegamento con l’architetto Antoni Gaudí.
Proprio all’interno della chiesa di Sant Felip Neri e se avrete la fortuna di trovare le porte aperte non esitate e dirigetevi al suo interno.
Questa chiesa, costruita nella prima metà del 1700 dall’architetto Pere Bertran ha un duplice legame con l’architetto di Dio, Antoni Gaudí.
La fotografia non era molto diffusa e il grande architetto catalano, schivo e riservato, non si concedeva facilmente ai “paparazzi” dell’epoca, tantomeno a fotoritratti.
Di lui abbiamo pochissime foto autorizzate e proprio all’interno della chiesa di Sant Felip Neri abbiamo due quadri dove compare il suo profilo.
L’architetto, all’età di 50 anni, prestò il suo volto nel 1902 al pittore Joan Llimona per due rappresentazioni del religioso italiano.
Ogni giorno Gaudí si recava in questa chiesa tanto sconosciuta ai turisti quanto alla popolazione del Barrio Gotico, molto più legati a Santa Maria del Pi e alla Cattedrale.
Veniva qui, pregava, parlava con il sacerdote Lluís María de Valls e riceveva la confessione.
Nell’estate del 1902 Antoni Gaudí decise di posare per l’amico pittore Joan Llimona che lo ritrasse per raffigurare Sant Felip Neri.
Ai lati del presbitero potrete ammirare due enormi tele: a destra il santo sta predicando la dottrina cristiana ad alcuni bambini sul colle del Gianicolo a Roma, mentre a sinistra lo troviamo nell’atto della celebrazione eucaristica, nel momento del miracolo in cui il santo iniziò a levitare.
Gaudí partecipò come modello con un preciso intento di contribuire a tali opere per una motivazione spirituale: il sacrificio dell’eucarestia avrebbe salvato Barcellona, città dedita al peccato.


L'ultima volta di Gaudí verso la chiesa di Sant Felip Neri.
Era il 7 giugno 1926.
Antoni Gaudí, come ogni sera, terminato il lavoro presso il cantiere della Sagrada Familia, si stava dirigendo verso la chiesa di Sant Felip Neri.
Ma all’altezza di Plaça Tetuan, un tram lo travolse. Un incidente che causò qualche giorno dopo la sua morte.
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Foto personali by SARA BOLOGNINI @sarabolognini_photo
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